Testimonianze di Volontariato

La testimonianza di Petra Hashoury Volontaria del Servizio Civile Nazionale

La mia la mia esperienza in AGAL è iniziata l’11 ottobre 2017, ma l’idea di far parte di qualcosa di grande, che potesse immergermi 360 gradi nel mondo del volontariato, già c’era.

Quando sono entrata per la prima volta a Casa Mirabello, non mi aspettavo di certo quello che ho trovato: un tesoro fatto di persone che, grazie al loro impegno, fanno sì che quella Casa possa essere definita tale, e di sorrisi, quelli dei bambini, che sono in grado di tirarti su il morale anche nei momenti più difficili.

Durante questi mesi, in questo “quasi anno”, ho imparato moltissimo e, come mi aveva detto Clara, presidente dell’Associazione, al colloquio, “per conoscere AGAL, la devi vivere” .

Infatti, quando entri in AGAL sei una persona (nel mio caso, una ragazza di 23 anni alle prese con la giurisprudenza e i suoi codici) e quando varchi la soglia della porta per andare via ne sei diventata una completamente diversa e nuova: più matura, ma anche più profonda e attenta alle cose veramente importanti.

AGAL la vivi attraverso i racconti delle mamme, attraverso il non detto ma il sentito, attraverso i bambini che magari un giorno non se la sentono di scendere a giocare insieme agli altri (e non c’è cosa più tremenda di un bambino che non ha la forza di giocare…) o, ancora, grazie ai bambini che ti chiamano mentre sei in ufficio perché “Petra dobbiamo finire di scoprire come è fatto Nettuno e poi lo dobbiamo colorare!”.

Gli altri volontari, poi, mi hanno mostrato il cuore di AGAL: i trasporti da e per l’ospedale, le famiglie da portare e da prendere, i racconti di come si è evoluta l’Associazione e l’amore e l’impegno che si percepisce già nell’aria.

Considero il periodo trascorso in AGAL, una vera e propria esperienza di vita fare il volontario SCN di AGAL è un’avventura davvero speciale ed unica. La mia esperienza qui  è stata straordinaria e, cari amici, se di tanto in tanto sentirete suonare il citofono di Casa Mirabello, non preoccupatevi: sarò io che, presa dalla nostalgia, avrò fatto “un salto” per riabbracciarvi tutti!

Petra